La faccia dolorante di Kerenskij sfuma in quella di Proteena, completamente trasfigurata, una specie di incrocio tra scienziato, viaggiatrice e sirena. La mutazione si arresta, il taglio nel corpo di Proteena si richiude incorporando il nastro ripiegato.
La bellissima sirena scivola fuori dal capodoglio e comincia ad ondeggiare, a muoversi con grazia potente, seguita a ruota dal cetaceo Zymachi. Proteena sorride, danzando con l’inusuale compagno, dentro le larghe caverne, attraverso le rapide del Grande Battito, poi di nuovo negli stretti canali che attraversano la lungezza della miniera… Sembrano felici!
Improvvisamente, dal nulla, delle specie di liane attraversano la corrente e avviluppano la sirena, mentre il capodoglio si perde all’orizzonte.
E’ un commando Ciclostano, alcuni soldati a cavalcioni di piccole sirene modificate, tutti avvolti in mantelli di medusa protettivi. Schiacciano a terra la sirena ancorandola ad una strana superficie, irta di aculei e protuberanze. Anche i soldati sono strani, molto nervosi, sembrano privi dell’usuale baldanza. Il loro capo ordina di aprire la bocca della sirena, ci vomita dentro un uovo che Proteena inghiotte voluttuosamente. Gli altri soldati si ritraggono schifati.